Giro d'Italia tra le Dolomiti

 Il 28 maggio 2022 il Giro d’Italia passerà per l’Agordino, nella 20° tappa Belluno – Marmolada.

Inizierà per il passaggio per i paesini di Agordo, Cencenighe, Vallada, Falcade poi su al Passo San Pellegrino per arrivare a Moena. Da quì salirà al Passo Pordoi per scendere ad Arabba, Pieve di Livinallongo e poi Caprile, per passare per Sottoguda e salire, infine, la Marmolada fino alla cima del Passo Fedaia.

Agordino dove rinascono le Dolomiti vi aspetta con il Tappone dolomitico!

Un pò di storia del Giro d’Italia fra le Dolomiti Agordine

Nel lontano 1937, per la prima volta, nel Giro d’Italia vennero programmati passaggi tra le Dolomiti, nello specifico al passo Rolle e al passo Costalunga. Al Rolle Gino Bartali staccò tutti e vinse il Giro d’Italia, seguito da Valetti e Mollo.

Ma la leggenda delle tappe dolomitiche inizia solo nel 1940 durante il  28° Giro d’Italia, con partenza ed arrivo a Milano, 20 tappe con più di 3500 km pedalati.

Il favorito è Gino Bartali, squadra della Legnago, che spera di vincere il suo terzo giro d’Italia. Nella stessa squadra di Bartali (detto Ginettaccio) nel 1940 arriva un nuovo corridore ventenne, Fausto Coppi, che lo stesso Bartali sceglie come gregario.

Ginettaccio ebbe però un incidente in discesa durante la seconda tappa (da Torino a Genova) e, allora, la squadra preferì favorire Coppi, che era in buona posizione in classifica. Sull’ Abetone Coppi diventa il nuovo leader della corsa in rosa, aiutato dal suo capitano Bartali che lo sosterrà fino a fine giro.

Ma è durante la 17° tappa, da Pieve di Cadore a Ortisei, che inizia la leggendaria rivalità tra Bartali e Coppi ( video inedito clicca quì): Gino Bartali, grande scalatore, tiene la testa della corsa in salita, mentre nei tratti più pianeggianti è Coppi che passa in testa. Sul Passo Pordoi Fausto Coppi ebbe un momento di stanchezza e i difficoltà ( pare a causa di crampi) e sembrava deciso a non proseguire, così il suo capitano Ginettaccio, dopo averlo rinfrescato con della neve, lo apostrofò con ”

«Coppi, sei un acquaiolo! Ricordatelo! Solo un acquaiolo!»

Passo Pordoi 2.239 m

Passo Pordoi 2.239 m

Coppi si rimise in sella e terminò la tappa al secondo posto dopo il capitano Bartali.

Il giro d’Italia  fu vinto il 9 giugno 1940 dal giovanissimo Fausto Coppi ( l’Airone), ancora oggi il più giovane corridore a vincere un giro d’Italia. Il 10 giugno 1940 l’Italia entrerà in guerra e il giro d’Italia si fermerà fino al 1945.

Dopo 5 anni dalla morte di Fausto Coppi, nel 1965,  venne istituita la Cima Coppi, ovvero il punto più alto raggiunto durante ogni giro d’Italia: Cima Coppi, quindi, varia ogni anno in relazione al percorso del Giro.

Nel 2004, in memoria di Marco Pantani, venne istituita la Montagna Pantani, ovvero la salita più importante del Giro d’Italia; anche questo riconoscimento varia ogni anno, su decisione degli organizzatori.

I passi Agordini del Giro d’Italia

Passo Falzarego

Il passo Falzarego fa parte dei famosi passi dolomitici del Giro d’Italia dal lontano 1940, quando Bartali scollinò per primo durante la 17° tappa Pieve di Cadore – Ortisei. Nel 1946, 1947 e 1948 il primo a raggiungere la cima fu Fausto Coppi.

Passo Fedaia

Il passo Fedaia non è mai stato Cima Coppi, ma due volte è stato Montagna Pantani: nel 2011 e nel 2021 ( annullata per maltempo).

Leggendaria la salita di Pantani, abile scalatore, il 2 giugno 1998 durante la 17°tappa del Giro d’Italia Asiago – Selva di Val Gardena. Era la prima salita in Marmolada per il Pirata, non sapeva le difficoltà che avrebbe trovato lungo il percorso ma sapeva che  in quella salita avrebbe dovuto attaccare il russo Pavel Tonkov e Alex Zulle. Pantani, per la salita si era affidato al gregario Roberto Conti che gli aveva suggerito di stare “calmo” fino al tratto più duro della salita.

A ormai metà del Passo Fedaia (versante veneto) Conti gli dice : “Ma quand’è che attacchi?”  e il Pirata, semplicemente disse ” Ma quand’è che inizia la Marmolada?”  Conti, ormai stanco rispose : ” Guarda che ne abbiamo già fatta metà… e da lì Pantani cominciò lo scatto, insieme a Giuseppe Guerini. – Video –

Vinse la tappa Guerini, secondo classificato il Pirata che quel giorno, a Selva di Val Gardena, indossò la sua prima maglia rosa.

 

Marmolada La regina delle Dolomiti e il lago Fedaia

Marmolada La regina delle Dolomiti e il lago Fedaia – ph. Ylenia Vassere

Passo Giau

Il passo Giau è stato 3 volte Cima Coppi: nel 1973, nel 2011 e nel 2021 ( causa cattivo tempo sul Passo Pordoi).

Passo Pordoi 2.239 m

Il passo Pordoi è stato per ben 13 volte Cima Coppi: il passo è entrato nella leggenda per le imprese di Bartali e Coppi.

Al Passo Pordoi, il comune di Canazei ha posizionato un monumento a memoria di Fausto Coppi, il campionissimo.

Passo San Pellegrino

Fu introdotto nel Giro d’Italia nel 1962, ma purtroppo per la troppa neve il passaggio sul passo Valles prima e poi San Pellegrino furono annullati. L’anno successivo, 1963, venne riproposto, insieme al passo Valles.

Il passo San Pellegrino è un passo impegnativo, con pendenze, lato Agordino, fino al 14%.

Passo Valles

Fu introdotto nel Giro d’Italia nel 1962, ma purtroppo per la troppa neve il passaggio sul passo Valles fu annullato. Venne scalato per la prima volta nel 1963 e nel 1978 rappresentò Cima Coppi.  

 

Tutte le info sul giro d’Italia 2022 sul sito dedicato.

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Bibliografia

Wikipedia

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