Canale d’Agordo, (Canal in ladino) è un paese in Val Bios, chiamato Forno di Canale fino al 1964. Il nome Forno fa riferimento alla presenza in loco di Fucine (ricordiamo le località “I Forn” e “Medevàl”) per la lavorazione dei metalli: fusione del rame  dei Remondini di Bassano e e fusione del ferro dei Crotta di Agordo. I forni vennero distrutti in gran parte dall’alluvione del 1757.

Fucine di Forno Canale - Val Biois

Fucine di Forno Canale – Val Biois

Il complesso minerario sorgeva alle pendici del Sass Negher, di origine vulcanica e comunicava con le Miniere della Val di San Lucano, attraverso Forcella Cesurette. Con i metalli estratti, venivano forgiate spade di buona qualità, inviate poi alla Serenissima di Venezia.

Canale si trova su un vasto terrazzo alluvionale, alla confluenza del torrente Biois con il Liera : quest ultimo nasce in Valle delle Comelle e attraversa tutta la Val di Gares fino, appunto, a buttarsi nel Biois.

Dopo aver attraversato il ponte sul Biois, ci accoglie la bella e ampia piazza Papa Giovanni Paolo I, con la splendida facciata della chiesa dedicata a San Giovanni Battista, disegnata dall’architetto feltrino Giuseppe Segusini nel 1859 e realizzata anche grazie all’intervento del suo grande amico Giovanbattista Zannini (1790 – 1866).*

Nel lontano 1800, a Forno di Canale ( ora Canale d’ Agordo) nacque una fabbrica di Birra, attiva fino al 1930 con la proprietà dei Luciani, fondatori della famosa birra Pedavena, e dei Miana. La fabbrica di birra, che iniziò la produzione intorno al 1874, permise alla popolazione di Canale di sostituire la coltivazione delle patate, colpite in quegli anni da malattia, con quella dell’orzo.*

Raccolta delle patate di Giuliano De Rocco

Raccolta delle patate di Giuliano De Rocco

L’ acqua cristallina delle Dolomiti dell’Agordino, indispensabile per la produzione di birra, sgorgava dalla sorgente detta “acqua rosa” in località “la Salesada”. L’ acqua arrivava in piazza incanalata in tubi di terracotta una parte veniva utilizzata  nella produzione della birra e la restante serviva alla fontana.

Fonte Acqua Rosa - Canale d'Agordo

Fonte Acqua Rosa – Canale d’Agordo

Per ringraziare la Comunità per la concessione della fonte d’acqua, lo Zannini fece costruire la fontana ( disegnata da Giuseppe Segusini) ancor oggi visibile , al centro della Piazza, di fronte alla Chiesa di Giovanni Battista.⠀

Particolare della fontana di Canale d'Agordo

Particolare della fontana di Canale d’Agordo

Canale  fu il primo paese ad aprirsi al “turismo” della Valle del Biois, nella seconda metà del 1800 con il famoso albergo “Al Gallo” nel quale soggiornarono  “eccellenze delle Dolomiti ” come Francis Fox Tuckett e John Ball. Il 10 giugno 1865 gli inglesi Tuckett, Freshfield, Bachouse e Fox accompagnati dalle guide di Savoia Francois Devouassoud e Peter Michel, compiono la prima traversata delle Comelle, partendo da S. Martino di Castrozza con arrivo a Gares, collegando così la valle del Cismon a quella del Biois. Un percorso che diventerà così famoso che l’inglese John Ball, primo conquistatore del Pelmo, compiuta a sua volta l’attraversata delle Comelle, la volle inserire nella sua celebre “Guida delle Alpi”.*

Nonostante i continui mutamenti apportati al suo patrimonio edilizio per adattarlo alle esigenze dei nostri tempi, Canale d’Agordo ha conservato ancora intatti un buon numero di fienili e di rustici che mantengono al paese quell’immagine tipica alpestre che molti paesi di montagna hanno purtroppo perso. Inoltre, su diverse facciate delle case del paese, si possono ammirare pitture murali ispirate alla storia ed alla cultura delle Dolomiti, opera dell’artista Giuliano De Rocco.

Oltre alle pitture murali di De Rocco, sulle facciate di alcuni vecchi rustici si intravedono ancora, anche se sbiadite dal tempo e danneggiate dall’incuria dell’uomo, vecchie pitture di arte popolare a sfondo religioso: alcune risalenti alla seconda metà del 1600 e altre eseguite nel secolo successivo. Queste pitture dovevano proteggere le case dalle sciagure o erano ex voto per grazia ricevuta.*

La Casa delle Regole di Canale d' Agordo

La Casa delle Regole di Canale d’ Agordo – Dunio Piccolin

Numerose le frazioni tra le quali ricordiamo  Carfon ( da cui deriva il nome  Carfogn  dolce tipico della Val Biois), Colmean ( da cui si raggiunge Baita Colmont ),Feder e  Fregona sotto le Cime d’Auta; invece Gares, La Sotta, Palafachina lungo la Val di Gares.

Fregona vista da Feder - Canale d'Agordo- Cristina Fiocco

Fregona vista da Feder – Canale d’Agordo

Feder (Canale d' Agordo) tra le bacche del sorbo- Cristina Fiocco

Feder (Canale d’ Agordo) tra le bacche del sorbo

Il paese di Canale d’Agordo è famoso in quanto paese natale di papa Giovanni Paolo I (al secolo Albino Luciani), il cui pontificato durò solo 33 giorni. Il patrono è San Giovanni Battista festeggiato il 24 giugno, giorno della sua  nascita ( la magica notte di San Giovanni in Agordino).

È circondato dalle splendide cime dolomitiche Patrimonio dell’Umanità quali Civetta, Pelmo, Cima Pape, Sass Negher, Pale di San Martino, Cimon della Pala, Cime d’Auta e la Marmolada. In fondo alla Valle di Gares, in comune di Canale d’ Agordo, vi aspettano le piste di Fondo, dedicate al fondista e atleta olimpico Franco Manfroi. Un inverno da favola, a contatto con la Natura delle Meravigliose Dolomiti dell’ Agordino!

Ricordiamo il famoso il carnevale di Canale d’Agordo con la Zinghenesta.

Cose da vedere:

 

*tratto da Canale d’Agordo e la Valle di Gares di Dario Fontanive – Edizioni Turismo Veneto 1993

 

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