Valle del Biois - Alta Via dei Pastori - Agordino

L’Alta Via dei Pastori segue le antiche orme dei pastori che un tempo utilizzavano i prati e i pascoli d’alta quota per le attività agro- silvo pastorali. Una splendida escursione, panoramica sulle più belle cime delle Dolomiti dell’Agordino: Cima Pape, Focobon, Cimon de la Stia, Mulaz ,Cime d’Auta e ancora Civetta Pelmo, Marmolada… Ripercorrete, come un tempo, gli antichi sentieri che conducevano ai pascoli d’alta quota o alle grandi distese prative dove si faceva il fieno…

Un modo per riscoprire il vero senso del vivere in montagna: le intense sensazioni che solo la natura selvaggia può dare: dai panorami da lasciare senza fiato, fino alle piccole soste nelle antiche malghe e casere che raccontano storie antiche e lontane. Il piacere di trovare una fontanella con acqua pura quando la sete si fa pesante…

Provate ad ascoltare ed immergervi nella Natura più intensa, quella vissuta un tempo che fu … e che ancor oggi, faticando, possiamo provare a immaginare, camminando lungo quei sentieri, percorsi più e più volte da uomini ed animali, in un tempo non troppo lontano, quando si viveva a stretto contatto con la natura e si seguiva il lento passare delle stagioni.

L’Alta Via dei Pastori è indicata con tabelle a sfondo bianco con il testo Alta Via dei Pastori di colore azzurro!

Cartografia utile –015 – Marmolada – Pelmo – Civetta e Moiazza dove è indicata e segnalata l’alta via dei Pastori!

Fattibilità sentieri

Meteo

Si Parte…

Tappa 1.   da Bogo (Cencenighe Agordino) a Gares (Canale d’Agordo): dalla frazione di Bogo, lungo il sentiero CAI 759, si arriva fino a Casera Rudefin Alta e successivamente a Malga Campigat , a Forcella Cesurette, antico valico di collegamento tra le miniere della Valle di San Lucano e quelle della Val Gares.

Stallon Campigat lungo l'Alta Via dei Pastori- foto di Serena Scardanzan

Stallon Campigat lungo l’Alta Via dei Pastori – foto di Serena Scardanzan

Da quì si segue il sentiero CAI 756 fino a Pian de le Giare (Val Gares) e a Capanna Cima Comelle.

Pian de le Giare - Val Gares - Canale d'Agordo

Pian de le Giare – Val Gares – Canale d’Agordo

Tappa 2. da Gares al Rifugio Mulaz : dall’abitato di Gares si sale fino a Malga Stia (Cai 754), per poi proseguire sul Sentiero CAI 752 verso l’omonima  Forcella .

Scatti da Forcella Stia-Diego Costa

Scatti da Forcella Stia-Diego Costa

Il sentiero CAI 722 ci porterà direttamente al Rifugio Mulaz (2.571 m).

Rifugio Mulaz- ph. Serena Scardanzan

Rifugio Mulaz- ph. Serena Scardanzan

Consigliata la salita alla Cima del Mulaz per assaporare un panorama mozzafiato.

Cima Mulaz verso Falcade

Panorama dalla cima del Mulaz verso Falcade.
Fotografia di Serena Scardanzan.

Tappa 3. dal Rifugio G.V. Mulaz al Rifugio Flora Alpina: Lungo il sentiero CAI 751, 753 e infine 774 si giunge al Rifugio Bottari e agli antichi pascoli della Costazza. Il rifugio era anticamente una vecchia casera utilizzata per il pascolo del bestiame, ormai lasciata in disuso e avvolta dal tempo e dalle erbacce. Recuperata è stata “trasformata in un Rifugio per gli escursionisti.

Rifugio Bottari Dolomiti CAI Oderzo

Foto d’archivio: Disegno a china del rifugio. Geom. G. Marchetti CAI Oderzo.

L’escursione può terminare scendendo con una comoda strada sterrata (sentiero CAI 774) fino a Molino di Falcade.

Se invece vogliamo proseguire, dal Rifugio Bottari, l’Alta Via del Pastori prosegue ora lungo il percorso originario, lungo la destra orografica della Valle di Valès raggiungendo la Malga Valés Bas. Si prosegue seguendo la traccia Alta Via dei Pastori, attraversando la strada del Passo Valles, fino alla Casera Caviazza, vicino alla zona delle Buse. Da Malga le Buse si prosegue lungo il sentiero Cai 695 verso il lago di Cavia e Malga Zingari Alti e Bassi, nei pressi del Lach dei Zinghen, sul confine Veneto – Trentino Alto Adige.

Si sale lungo la Val di Zigolé verso la Malga Boér, per girare verso destra dove troviamo il rifugio Flora Alpina (1818 m).

Tappa 4. dal Rifugio Flora Alpina  a Baita Col Mont : Si prosegue seguendo il tracciato lungo Pian dei Cros per raggiungere i casoni di Valfredda.

Scorci dalla Val Fredda di Diego Costa

Scorci dalla Val Fredda di Diego Costa

Panorama sulle Pale di San Martino da Valfredda

Panorama sulle Pale di San Martino da Valfredda di Serena Scardanzan

Da quì si può raggiungere Malga ai Lach seguendo il sentiero Cai 691 oppure Malga Bosch Brusa seguendo il sentiero Cai 631.

La chiesetta di Valfredda Diego Costa

La chiesetta di Valfredda Diego Costa

Raggiunta la Val di Forca si segue il sentiero Cai 694 passando per Pian de la Schita e arrivando a Forca Rossa (2.490 m) splendido punto panoramico.

Forca Rossa di Serena Scardanzan

Forca Rossa di Serena Scardanzan

Campanule alpine sotto il pizzo le Crene - Forca Rossa- Cristina Fiocco

Campanule alpine sotto il pizzo le Crene – Forca Rossa- Cristina Fiocco

Da quì, seguendo il sentiero Cai 689 si scende al Passo del Col Becher, per poi dirigersi alla Baita Giovanni Paolo I e al vicino Rifugio Baita dei Cacciatori (1751 m).

Le rosse foglie del corbezzolo alpino verso il passo di Col Becher di Cristina Fiocco

Le rosse foglie del corbezzolo alpino verso il passo di Col Becher di Cristina Fiocco

Col Becher- ph. di Alberto Bertini

Col Becher- ph. di Alberto Bertini

Si prosegue per il sentiero CAI 697, che attraversa i pascoli d’alta quota sotto le Cime dell’Auta, raggiungendo il bellissimo balcone panoramico da Baita Colmont.

Il Civetta da baita Colmont, in un giorno d'ottobre - Cristina Fiocco

Il Civetta da baita Colmont, in un giorno d’ottobre – Cristina Fiocco

Il crocifisso di Baita Colmont - Cime d'Auta

Il crocifisso di Baita Colmont – Cime d’Auta di Serena Scardanzan

Tappa 5. da  Baita Col Mont a Baita Pianezza: Seguendo il sentiero 697 – 688 si raggiunge Forcella Pianezze : se si necessita di una sosta o di un riparo poco più in basso troviamo Baita Pianezza.

Marmolada, la regina delle Dolomiti da forcella Pianezze di Cristina Fiocco

Marmolada, la regina delle Dolomiti da forcella Pianezze di Cristina Fiocco

Variante : Da Forcella Pianezze, si può scendere a Casera Val Bona , lungo i pendii del monte Pezza. Poi si prosegue per Forcella S-ciuota (sentiero 623). La lunga traversata si conclude lungo il sentiero CAI 682 fino al Rifugio Sasso Bianco (1840 m) luogo dove l’escursionista può trovare ristoro.

Rifugio Sasso Bianco - San Tomaso Agordino

Rifugio Sasso Bianco – San Tomaso Agordino – foto di Carlo Doni

Tappa 6: Baita Pianezza – Chiesa S. Simon : Ci si incammina per comodo sentiero ben segnalato attraverso le Cime de Pezza fino alla Forcella di San Tomaso Agordino.

Madonna della Forzela - Il sentiero delle Dolomiti in miniatura a San Tomaso Agordino

Madonna della Forzela – Il sentiero delle Dolomiti in miniatura a San Tomaso Agordino

Si attraversano i boschi delle Piane, ai piedi del monte Celenton (1.376 m) si arriva alla fine del percorso: la chiesetta di S. Simon, a Vallada Agordina.

Chiesa di S. Simon - Vallada Agordina

Chiesa di S. Simon – Vallada Agordina

 

Stanchi eh??? Però ne è valsa la pena, dite la verità!!!

Testo di Elisa Manfroi