Premesse tutte le raccomandazioni per una gita all’insegna della sicurezza con i CONSIGLI PER PREPARARE LE NOSTRE ESCURSIONI, nel malaugurato caso siate in attesa dell’eliambulanza, quali sono i comportamenti da tenere al suo avvicinamento?
E prima di tutto una richiesta: se vedete arrivare l’elicottero e non siete voi ad avere bisogno, per favore, non fate gesti, non salutate, non richiamate l’attenzione! L’equipaggio, che purtroppo non sempre ha le coordinate esatte del punto dove intervenire, potrebbe pensare siate le persone in difficoltà e l’eventuale verifica ruberebbe tempo prezioso. Grazie!
LA RICHIESTA DI SOCCORSO
Anche se la speranza è che non debba mai accadere, meglio farlo già preparati, per permettere gli operatori di intervenire nella maniera più opportuna. Prima di tutto un invito. Quando si contatta il 118, viene chiesto in genere di non spostarsi dal luogo in cui ci si trova. Cercate, se potete, di seguire questo consiglio quando vi viene dato: faciliterete la vostra individuazione da parte dei soccorritori; potreste non essere più raggiungibili telefonicamente a poca distanza dal punto in cui prima c’era copertura; potreste ritrovarvi in una situazione peggiore.
Veloci, senza panico e con precisione; sono questi i requisiti essenziali per un’efficace richiesta di soccorso in montagna. La chiamata di soccorso deve avvenire tramite il numero unico di emergenza sanitaria 118 rispondendo con calma e con precisione all’operatore specificando: le proprie generalità; da dove si sta chiamando (dire all’operatore che ci si trova in montagna o in grotta); il numero di telefono da cui si sta chiamando.
Il telefono non deve mai essere abbandonato; se la chiamata dovesse interrompersi è importante che sia lasciato libero per consentire alla Centrale operativa di richiamare. Vanno inoltre specificate: l’esatta località dove è successo l’incidente (comune, provincia, sentiero, rifugio o altri riferimenti rilevabili sulla cartina topografica, eventuali coordinate Gps); cosa è successo, con una breve e precisa descrizione di ciò che è accaduto; quante persone sono state coinvolte nell’incidente (ed eventuali altre persone presenti ed illese); le condizioni evidenti della/e persona/e coinvolta/e nell’incidente (difficoltà respiratorie, coscienza, perdita di sangue, traumi visibili, etc.); l’esatta posizione del ferito (seduto, disteso supino, disteso prono, appeso, altro).
COME COMPORTARSI QUANDO ARRIVA L’ELICOTTERO
Quando le condizioni meteo e ambientali lo permettono e la gravità dell’infortunato ne giustifica l’utilizzo, l’intervento di soccorso è effettuato con l’elicottero; l’arrivo sul luogo dell’incidente pone dei problemi di comportamento e comunicazione che è bene conoscere. Una sola persona assume la funzione di comunicatore, si posiziona con le spalle al vento, braccia alzate e rimane fermo durante l’avvicinamento dell’elicottero. Quando il pilota si appresta ad atterrare il segnalatore si accuccia a terra e rimane immobile. Una sola persona rimane ad assistere il ferito, tutti gli altri presenti devono essere allontanati dal luogo del soccorso.
Se il terreno lo permette, l’elicottero effettuerà una manovra di atterraggio; questa operazione può avvenire solo in zone lontane da teleferiche, linee elettriche, piante ed altri ostacoli verticali e/o orizzontali, sarà sempre il pilota a decidere. In tal caso le persone presenti sul luogo dell’evento devono:
- Sgomberare l’area da zaini, indumenti, materiali diversi e tutto ciò che può volare via
- Allontanarsi dal luogo dell’atterraggio mettendosi in posizione di sicurezza
- Tenere i bambini per mano e i cani al guinzaglio
- Rimanere fermi senza allontanarsi né avvicinarsi nel modo più assoluto all’elicottero durante e dopo la manovra
- Se il terreno non permette l’atterraggio, il pilota può decidere di avvicinarsi al luogo dell’incidente adottando una manovra di volo stazionario (hovering); l’elicottero si mantiene fermo a poca distanza dal terreno. La manovra risulta particolarmente delicata e impegnativa; lo sbarco dei soccorritori e l’imbarco dell’infortunato devono avvenire con la massima delicatezza e in perfetta sintonia con il personale di volo. Nessuno e per nessun motivo deve avvicinarsi all’elicottero, specialmente nella zona posteriore e nella parte alta del pendio dove le pale possono girare a pochissima distanza dal terreno.
Su terreno verticale o in situazioni dove non è possibile adottare manovre di atterraggio o di hovering, viene impiegato il verricello. Dall’elicottero, posto con volo stazionario sulla verticale del luogo dell’incidente, viene calato il tecnico del Soccorso alpino che, valutata la situazione, sarà raggiunto con la stessa modalità dall’equipe sanitaria. Anche in questo caso nessuno deve avvicinarsi alla zona dove opera l’elicottero; sarà il tecnico di soccorso alpino a chiedere se e come collaborare per le operazioni di soccorso.
Come disporsi per dire ‘Sì, abbiamo bisogno di aiuto’?
In piedi con entrambe le braccia alzate a forma di Y, per yes.
Come disporsi per dire ‘No, non abbiamo bisogno di aiuto’?
In piedi con un solo braccio alzato sopra la testa e l’altro abbassato lungo il corpo.
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