VALLE IMPERINA
Gianfranco Mazzolli
A ricordo della plurisecolare miniera e dei suoi minatori Edizioni DBS
La storia della miniera di Valle Imperina dal Quattrocento alla chiusura negli anni Sessanta del Novecento, fino agli ultimi interventi di recupero che si spera possano preludere a farla divenire polo di attrazione turistica. L’autore, già perito minerario presso la miniera stessa, racconta cinque secoli di storia attraverso una mole impressionante di documenti d’archivio e fotografie in gran parte inediti. Ne risulta una fotografia puntuale e precisa di cosa fu il sito minerario per la vallata agordina e non solo, ma è anche l’opportunità per conoscere strumenti e tecniche utilizzati nei secoli per l’estrazione di pirite cuprifera ovvero la materia prima dell’industria del rame. Tale materiale, di cui Valle Imperina era ricca, fece diventare il sito un centro di grande interesse per la Serenissima, che utilizzava il rame sia per la monetazione che per la produzione del bronzo da cannoni per la propria flotta. Questo spiega il perchè della presenza in Valle di molti imprenditori agordini, bellunesi, veneziani che qui seguivano l’intero processo: dall’estrazione del minerale all’arrostimento delle piriti cuprifere per eliminare lo zolfo alla fusione per ottenere rame metallico per la commercializzazione. Tra tutti i più famosi saranno i Pietriboni, i Paragatta, i Barpo e soprattutto i Crotta, di origine lombarda, la cui villa sopravvive ancor oggi in centro ad Agordo. Particolare attenzione è data dall’autore all’epoca contemporanea: dalle diverse proprietà succedutesi anche attraverso le guerre alla definitiva chiusura per esaurimento del materiale. Chiudono il volume alcune immagini relative agli interventi di recupero, che si spera preludano ad una apertura in chiave turistica della miniera.
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