Il bivacco sotto l’Agner è dedicato a Giancarlo Biasin, alpinista che nel 1964, insieme a Samuele Scalet ha creato una variante alla via precedente Solleder-Kummer (1926), sulla parete est del Sass Maor ( 2.812 m s.l.m.), una delle cime più famose delle Pale di S. Martino.
Durante la discesa, lungo il sentiero del Cacciatore, Giancarlo precipita, morendo tra le sue amate montagne: a sua memoria, tra le Pale di S. Martino, sotto il Monte Agner, tra roccia e cielo, un bivacco.
Il bivacco Biasin si trova a Forcella Pizzòn d’Agner ( 2.650 m s.l.m ), tra le Pale di S. Martino, lungo la via di ascensione alla Cima del Monte Agner. La vetta del Gigante di Pietra, partendo dal Rifugio Scarpa, può essere raggiunta attraverso Canalone, la Via Normale, o per la Ferrata Stella Alpina.
I bivacchi sono ripari di emergenza il Bivacco Biasin. I bivacchi servono come punto di appoggio ricovero di fortuna e/o di emergenza nelle arrampicate che possono durare più giorni.
Bellissima galleria di immagini del nostro amico Ricky
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REGOLE DEI BIVACCHI RIPARI DI EMERGENZA
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Prima di affrontare qualsiasi percorso o sport in montagna è sempre bene informarsi in loco, circa la percorribilità dei sentieri contattando Uffici Turistici o Gestori di rifugi o Ufficio Guide Alpine.
Accertatevi sempre delle condizioni del percorso ma anche delle condizioni meteo, il tempo in montagna cambia rapidamente e bruscamente , anche in estate con repentini abbassamenti di temperature .
Si raccomanda, sempre e comunque, prudenza e attenzione valutando attentamente le proprie capacità tecniche e fisiche.
Rispettiamo sempre la la Natura : non arrechiamo danni e non disturbiamo gli animali, riportiamo a casa i nostri rifiuti e non lasciamo traccia del nostro passaggio.
Per la sicurezza consultate la sezione Sicurezza in montagnaRicordiamo che a causa della tempesta Vaia dell’Ottobre 2018 molti sentieri non sono ancora praticabili , quindi è necessario informarsi sempre prima della partenza in loco sullo stato dei sentieri.
A causa del Covid 19 rifugi, bivacchi e altre strutture non potrebbero essere accessibili o potrebberlo essere ma con limitazioni particolari: informarsi sempre prima della partenza in loco sullo stato delle varie strutture.
Consigliamo di effettuare l’iscrizione alle varie associazioni-enti che prevedono anche una assicurazione dedicata, come il Cai, Fie oppure Dolomiti Emercengy Onlus o altre.