I Matazins di Sottoguda

Carnevale 2024 – Sabato 10 febbraio

La maschera principale del Carnevale di Sottoguda (Staguda), frazione di Rocca Pietore è il Matazìn.

Carnevale Agordino - Sottoguda - Foto Archivio G. Secco www.soraimar.it

Carnevale Agordino – Sottoguda – Foto Archivio G. Secco www.soraimar.it

Il Matazìn di Sottoguda è caratterizzato da un cappello a punta, foderato con stoffa, solitamente rossa, riccamente addobbato con fiori di carta coloratissimi, molto simile a quello dei Matazìn del Comelico. Dalla punta partono lunghi nastri multicolori, fino alle ginocchia.

L’abito del Matazìn è cucito letteralmente addosso alla persona che “impersonerà” il personaggio annunciatore del Carnevale.
I materiali per fare il vestito erano chiesti in prestito alle donne del paese : con regolare ricevuta venivano presi dai Matazìn di Staguda, per poi essere restituiti alle proprietarie a fine Carnevale.

La vestizione del Matazìn era e rimane un “rito”: con due fazzoletti a fantasia floreale (su sfondo solitamente bianco, rosso e verde) frangiati si “faceva” la casacca mentre con altri due fazzoletti “non frangiati” le maniche. Sul petto, i Matazìn di Staguda avevano anche una larga fascia colorata. I pantaloni alla zuava  erano “fatti” a partire da due fazzoletti diversi, allacciati alle ginocchia con nastri e pon-pon; anche i calzettoni erano di due colori diversi, solitamente bianchi e rossi (in contrasto tra loro e con i pantaloni). I Matazìn avevano delle sonagliere, le Bronzine, da far risuonare all’unisono in tutta la Val Pettorina, durante le corse ed i balli; in mano uno “scettro” o bastone con fiori e  nastri.

Matazìn e Capomaschera di Sottoguda - Rocca Pietore

Matazìn e Capomaschera di Sottoguda – Rocca Pietore

Ci si svegliava molto presto per preparare tutto alla perfezione anche perchè i Matazìn erano le maschere annunciatrici del carnevale, quindi partivano prima degli altri. I Matazìn erano tre: due ragazzi di Sottoguda e uno di Palue, frazione vicina. I Matazìn dovevano correre, saltare, danzare e annunciare l’arrivo del Carnevale… La figura del Lachè è stata assorbita dal Matazìn: infatti i tre personaggi sono vestiti tutti uguali: l’unica differenza è che il Matazìn – Lachè intrattiene il pubblico e interagisce con l’ esterno.
Figura importante per il Carnevale di Sottoguda è il Capomascora: è colui che organizza i percorsi, i balli e la sfilata dei Matazìn. E’ vestito elegantemente di nero, porta una bombetta ed un bastone : oggetti che gli danno un tono aristocratico e di comando.
Insieme ai Matazìn e al capo-maschera gli immancabili Musicanti!
I Musicanti del carnevale Agordino - Sottoguda

I Musicanti del carnevale Agordino – Sottoguda

Pensate che il carnevale iniziava già il 6 gennaio (Epifania) con il  tradizionale “l tirè l Carnevèl ite béna” tradotto letteralmente “tirare il Carnevale nel cassone”.  La bèna era, appunto, il cassone che serviva per trasportare il letame (concime) nei prati: d’inverno era legato ad una slitta, per facilitare lo spostamento sulle strade innevate. I bambini, insieme ai ragazzi del paese, partivano da Col di Rocca  trainando la slitta e nel carretto “mettevano” alcune persone vestite in maschera , girovagando per il paese e introducendo così il Carnevale in Paese.

l tirè l Carnevèl ite béna - Sottoguda di Rocca Pietore

l tirè l Carnevèl ite béna – Sottoguda di Rocca Pietore

Il Giovedì grasso, ultimo di Carnevale, come da tradizione, la comitiva partiva da Palue e saliva verso Sofedèra, passando per Albe e Valièr, per infine scendere verso col di Rocca. Passavano nelle case del paese per chiedere il “permesso” di portare le ragazze al ballo serale in piazza a Sottoguda: ricevevano offerte di cibo, che veniva poi utilizzato il martedì grasso come merenda per i bambini che la mattina andavano in maschera.
Tradizione vuole, che la sera dell’ultimo di Carnevale si preparassero le le foiadine conzède (tagliatelle all’uovo con burro fuso e ricotta affumicata) per tutti i partecipanti alla mascherata ei Matazìn.

Il carnevale finiva con il Grande Ballo in piazza con tutte le maschere presenti alla sfilata: dalle “Belle” alle “Brutte”, dai pagliacci agli spazzacamini, dai diavoli alle maschere lignee. Terminava tutto con un’ultima sfilata per “sonè via Carnevèl” (mandar via il Carnevale): si cercava di fare più confusione e rumore possibile, con qualsiasi strumento o oggetto percuotibile, svegliando tutta la Val Pettorina… ma anche l’erba dormiente!

Sonè via Carnevèl - Suonar via il Carnevale

Sonè via Carnevèl – Suonar via il Carnevale

Ancoa oggi, a Sottoguda, si festeggia il carnevale con Carnevèl ite Vila e  la Mascorèda promossa dall’Associazione Borgo di Sottoguda : giochi per bambini, intrattenimento, balli e musica fino a tarda sera tra le vie di uno dei borghi più belli d’Italia – Sottoguda di Rocca Pietore.

Si ringrazia per le immagini e la consulenza Valerio Davare e Associazione Borgo di Sottoguda.

*Bibliografia per la ricerca

Viva viva il Carnevale – volume II “Cante al Signor” Collaborazione I Belumat – M. Trevissoi con introduzione di Ulderico Bernardi

Maschere e Riti nei Carnevali Arcaici delle Dolomiti del Veneto

Ricerca personale e download delle immagini di archivio dal sito Associazione Culturale per la promozione della conoscenza e diffusione delle culture locali www. soraimar.it [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Scopri di più