Museo Etnografico - Taibon Agordino

Agordino per filare : permetteva di ottenere dei fili partendo da materie prime come la lana e la canapa, chiamato in italiano Molinello da filare.

A differenza della ròda in pè, la ròda butàda aveva  la ruota ( la ròda )  al livello del rocchetto ( el rokèl ). Il moto rotatorio avveniva premendo il pedale ( el pedal ) che azionava la zanka o zankola, il filo veniva fatto passare nelle alette, si avvolgeva sul fusel ( spoléta o rokél) ed era bloccato dal scauz  ( zoléta , čavéta) .

Tutte le famiglie possedevano una “ròda” e soprattutto nei mesi invernali le donne passavano ore e ore a filare e chiacchierare : il termine “far filò”  deriva proprio da questo stare insieme “lavorando e parlando”.

foto e testo Ylenia Vassere